L’aeroplano (1992)

Corsia d’antico ospedale
oggi nomato
pubblica struttura.
Ricovero d’accertamento
per malanno
d’incipiente vecchiaia.
Torno bambino
in penombra e solitudine!
Dov’è quel tuo passo
sicuro
che valido s’inerpica
nei boscosi orizzonti
di madre tua terra?
Tu babbo che
assieme alla mamma
tutte dedicasti le forze
a costruire le ali
con le quali
da solo volerò.
Aspettami.
Certo il decollo:
ignota ancora la data che
vicina, io sento;
già l’aria figuro
scomporre la chioma.
Non più fatiche, affanni,
attriti negativi gravitazionali,
accelerazioni, propulsori
e comburenti:
niente portanza
solo infinito spazio
d’infinito amore.
Torre di controllo:
sto preparando il volo;
non serve carlinga.
Io stesso sarò l’aeroplano
Che a voi felice ritorna!


Ospedale S. Giacomo, 19 gennaio 1992